The Italian cinema suffers from chronic imbecilità... a disturbance of the
personality that manifests itself in the greatest part of the film that isproduced for the association of fatality, banality and dissension of a publicalways più assuefatto alla civiltà dello spettacolo nella quale si senteprotagonist... più or less consapevolmente... è il risultato diun'analfabetizzazione filmica without authori né poeti che ormai has canceled thegreat history of Italian cinema as memory and if è rifugiato nello snobismo dileft - if I say, poiché the left è da tempo ancorata a tutti gli sfruttamenti,oppressioni e corruzioni del neoliberismo - o nella marcescenza di prodotti piùstupidi dei suoi consumatori. Roberto Faenza, one of the few notevoli cineasti(like Giorgio Diritti, Pietro Marcello or Alice Rohrwacher) who has continued hispolitics of au tore fin dai suoi esordi (Escalation, 1968; H2S, 1969; ForceItaly, 1977; Si salvi chi vuole, 1980), e traverso opere como Jona che vissenella balena, 1993; Prendimi l'anima, 2002, I viceré, 2007; A day this pain willbe useful, 2011; Anita B., 2014; The truth is in heaven, 2016 or Hill of Vision),has shown the male without fine fatto under the sole d'ogni potere... where themenzogna is right and the time of the stones scagliate against the last of theEarth, a serraglio di abomini che the dominant culture tends to cancel it, if ithas not been reproduced in large format. Faenza has incriminated ogni eccesso disofferenza e di crimine and has svergognato di fronte a se stesso. Hill of Visiontells the formidable story of an illiterate young man who has faced the arroganceof fascism, the cruelty of the second world war and the emigration of migration,who has been awarded the Nobel Prize for medicine in 2007 (in the same way as acollegiate Martin Evans and Oliver Smithies), si chiama Mario Capecchi. He wasborn in Italy in 1937. He gives a brief account of a military man, fascistfanatic, Luciano Capecchi, and the American Lucy Ramberg, poetess and militant inthe resistance in Alto Adige. Mario's father came uninvited to combat in Libya in1941, his mother, a little cousin who was arrested and found in a Naziconcentration camp, joined the child to a family of counties, a finiti i soldivolta e il timore che Mario Venisse scoperto dai fascisti perché ebreo, lolasciano yare per le strade infestate dalla guerra... qui incontra altriragazzini sbandati e vive di piccoli furti... cuando ruba una pezzo di carne dauna macelleria bombardata, se venise imprisoned e affidato a una orfanotrofio dipreti. A finite war he if ricongiunge to the mother ed emigrant negli StatiUniti, in a community of quaccheri, Hill of Vision. Il ragazzo si trova adfrontare i problemi d'inserimento nella scuola, in quanto "italiano". Theinternment of the Nazi camp has undermined the mother's salute, ma grazieall'amore della famiglia dello zio fisico who conveyed to Mario the passion forscience, and he is Distinguished Professor at the School of Medicine of theUniversity of Utah.Per Roberto Faenza, the message of the film is clear: "I know the fat Mario,starting from a very extreme condition, now we can farcela even all of us. It isenough to know that you are ‘resilient', I will not darsi per vinti, mai". Lacondivisione, la fraternità l'accoglienza non si possono venderare né comprare...poiché raggiungere il fondo por molti può essere anche l'inizio... la fiorituradi unomo si accompagna all'amore che incontra nella vita e all'eternità delgiusto che l 'annoda to fate oltraggiato di multi rifugiati che nearby riparo,accoglienza, ascolto nella nuova comunità.The scene of Hill of Vision, written at Faenza with David Gleeson, could be asolid film score, asciutta and the inquadrature of the recorder described andhistoric moments without orpelli né infiltrazioni spettacolari... an aestheticessenzialità that follows the language of the first child and of the ragazzopoi... il registra lavora sul respiro dell'infanzia turbata e ne esce un ritrattodi vita che s'interroga sulla cattività della war. I passati giorni nelle stradedel bambino sono traversati dalla solitudine, dalla tenerezza, dall'abbandono, mavisti fuori da ogni sorta di vittismo... l'amore del bambino per la madre è alfondo della sua rinascita e del risveglio del ragazzo che si farà uomo in Americaand diventerà uno scienziato.The photography of Giuseppe Pignone is of pregevole fattura... he washes hisbrown, his green, his gialli-rossi and deposes the film a visione liberata daogni eccesso descrittivo... avvolge gli attori nel guscio della storia cheinterpretano e li accompagna nel fumo di realtà di un'existenza sognata che non èdegli angeli ma della vita quotidiana dei simple di spirito... uno sguardoamorevole che trasluce sul pozzo d'infanzie difficili, lasciando aperta, ma nonvinta, la fera del dolor.Il montaggio harmonico by Walter Fasano gives the film an emotional journey,incrocia forme and content in one stile always added to the subject matter...with the music by Andrea Guerra coniuga l'immagine al suono, the gesture allaparola, the tragedy alla hope e , più ancora, insieme vanno a comporreun'espressione poetica che robustisce la magnifica narrazione filmica di Faenza.L'attorialità si dispiega nella contenuta regalità di Laura Haddock (LucyRamberg, Mario's mother), Edward Holcroft (Edward Ramberg, lo zio), ElisaLasowski (Sara Sargent Ramberg, la zia), Francesco Montanari (Luciano Capecchi,il padre di Mario), Jake Donald - Crookes, (Mario da ragazzo), Lorenzo Ciamei(Mario da bambino), Rosa Diletta Rossi (Anna, l'amica e l'amore di Mariobambino). Il volto, il corpo, l'atteggiamento di Mario bambino richorda non pocoe bene, Jackie Coogan ne Il monello (The Kid, 1921) di Charlie Chaplin, ma sinzala maliziosa inclinazione alle lacrime abituale a Charlot... almost a dire che l'amore non è là dove si staglia, ma dove si libera dal peso delle costrisioni,delle sottomissioni, delle brutture inflitte all'innocenza.Ci apparently piuttosto strano che certi critici-cinefili abbiano riscontrato inthe film di Faenza the cartolinesca dolcification or the marionettisicainterpretation of the characters or a scarsa consistency of characters of all thefilm... In quanto a noi, Hill of Vision è parso una lezione limpida di Pedagogiadella libertà dove il sentimento si mescola alla grazia e denunciarel'imbecillità a tutti i livelli... c'è un criminale in ogni santo del fanaticismoe un martire in ogni cretino incapable de comprendere che la secolarizzazione dellacrime non è un'eredità ma un'imposizione del pensiero dominant... i retroscenadelle guerre non interessano a nessuno, menos che mai ai fautori dell'ordineossessionati da ideologie e fedi che portano al macello degli indifesi.Non capiranno mai la storiella di quel filosofo (or was it an ubriaco di porto,non ricordo bene?) che diceva: - Ebbe l'orgoglio la forza e la dignità di noncomandare mai, di non disporre di niente e di nessuno, di non possessere nulla diciò che era dell'altro e di mettere anche ciò che aveva in comune... chiedeva divivere senza padroni né servi, non diede né ricevette ordini... diceva che in asocietà highly organized non ci sono classi, né sfruttati né sfruttatori, néoppressori né criminali... tutto è messo a servizio della comunità e i bambini,prima di ogni cosa imparano a non obbedire sul sangue versato dai grandi -.Pino Bertellihttps://www.sicilialibertaria.it/_________________________________________A - I N F O S N E W S S E R V I C EBy, For, and About Anarchists
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